Revisione cicatrici

Quando la cute è in via di guarigione dopo aver subito un danno, che sia il risultato di un incidente, di un intervento chirurgico, di una bruciatura o di un’acne, il processo di cicatrizzazione interessa i vari strati della pelle che sono stati danneggiati.

La qualità delle cicatrici, sia che si formino per eventi traumatici che in seguito ad interventi chirurgici, dipende in larga parte dal modo in cui la cute di un soggetto tende a guarire e in misura minore dal tipo di evento che ne ha determinato la formazione e dalle precauzioni adottate durante la fase di guarigione.

Esistono fondamentalmente due tipi di cicatrici patologiche: il cheloide e la cicatrice ipertrofica.

Il cheloide è una vera e propria neoformazione, spessa, arrossata, pruriginosa o dolente che ha origine da una cicatrice, ma si sviluppa sempre oltre i confini della cicatrice da cui deriva. I cheloidi si formano molto raramente, possono comparire ovunque, ma si sviluppano soprattutto a livello toracico in corrispondenza dello sterno, sui padiglioni auricolari e a livello delle spalle e sono più frequenti nella popolazione di colore.

La cicatrice ipertrofica spesso viene scambiata per un cheloide, ma a differenza di questo il tessuto cicatriziale in esubero rimane all’interno dei confini della cicatrice che si presenta arrossata e rilevata. Spesso si accompagna ad una sintomatologia pruriginosa e talvolta a dolore locale.

Per chi è indicata? 

La revisione delle cicatrici con diversi trattamenti è consigliata a pazienti di tutte le età nei seguenti casi:

  • cicatrici sottili e lineari da ferite;
  • cicatrici da chirurgia;
  • forellini e cicatrici da varicella/acne.

La revisione delle cicatrici è efficace solo su cicatrici lineari. In caso di cicatrici estese, il chirurgo consiglierà prima una asportazione del tessuto leso rendendo quindi la cicatrice più sottile, e poi, a distanza di due o più mesi, proporrà eventuale trattamento microchirurgico.

Descrizione degli interventi 

I trattamenti medici della cicatrice sono:

  • Massaggio;
  • Compressione continua (ove questo risulti possibile);
  • Occlusione con fogli di gel di silicone o pomata con gel di silicone;
  • Iniezione di cortisonici.

I trattamenti chirurgici della cicatrice sono:

  • Escissione intralesionale;
  • Escissione completa;
  • Trattamenti laser CO2;
  • CO2 frazionale;

Il tipo di tecnica chirurgica adottata dallo specialista per migliorare le cicatrici da trattare varia a seconda del tipo di cicatrice, della sua ampiezza e dalla regione corporea interessata.

Le opzioni chirurgiche possibili devono essere discusse esaurientemente con il paziente che deve conoscere con precisione quali possono essere le sue aspettative di miglioramento.

Dettagli e indicazioni utili 

Per i trattamenti microchirurgici delle cicatrici, vista la pluralità dei casi, le seguenti indicazioni hanno solo un valore orientativo.